
Roma e il Lazio saranno decisivi per spostare l'ago della bilancia del Senato. Roma da sempre è un laboratorio politico, da qui sono partite o ripartite le carriere politiche di Rutelli e Veltroni. Entrambi, dopo il doppio mandato da Sindaco(nel caso di Veltroni non completato), hanno avuto disco verde per la scalata alla Presidenza del Consiglio. Rutelli ha fallito, Veltroni, secondo i sondaggi, fallirà. Gli otto anni del primo, i sette del secondo lasciano aperta la questione del Modello Roma, una bufala mediatica o un'effettiva stagione di rilancio per la Capitale? Le percentuali bulgare con cui era stato rieletto, nel 2006, l'attuale leader del PD non lascerebbero dubbi: Roma è stata ben amministrata. Ma poi molti nodi sono venuti al pettine, i tappeti rossi e le notti bianche hanno lasciato posto a degrado, fatti di cronaca sempre più violenti, campi nomadi e sovrappopolamento che ha generato favelas e baraccopoli lungo le sponde del Tevere. Possibile quindi che ai romani basti qualche buon concerto e la Festa del Cinema per giudicare positivamente il loro primo cittadino? Oppure non erano a conoscenza del reale stato della loro città, talmente estesa da essere ingovernabile? Di oggettivo e inoppugnabile c'è l'iniziativa di Silvio Berlusconi, che ha allegato una sua lettera ai romani ad una rivista fotografica che ha spedito a tutte le famiglie capitoline. La rivista dal titolo"C'era una volta il Modello Roma di Veltroni e Rutelli" non è altro che il semplice assemblamento di un anno di articoli e fotografie dei cronisti di quasi tutti i principali giornali: Il Corriere della Sera, il Messaggero, La Repubblica, il Corriere della Sera,il Tempo e perfino l'Unità. Un omaggio al diritto di cronaca e alla libertà di stampa difficilmente contestabile. Eppure la reazione del centrosinistra è stata di rara aggressività verbale, si è parlato di caricatura, di insulti, di ignobile lettera, fino al forzato parallelismo PDL-Lega. Lega che non ha mai amministrato una città sotto la linea gotica. Un'associazione di giornalisti, Lettera 22, ha anche commentato così l'iniziativa di un sedicente candidato al Municipio XII° che, alla ricerca delle ultime preferenze, non ha trovato nulla di meglio che organizzare un punto di raccolta dove mandare al macero la rivista per una fantomatica raccolta differenziata:"Quando la cronaca non piace, dalmacero al falò il passo è breve. La libertà d'informazione non può essere 'partigiana'. Invitiamo la forza politica promotrice di tale iniziativa a ripensare a questa raccolta riciclata."
La parola sta per tornare agli elettori, come sempre gli unici arbitri di ogni contesa democratica. Resta però forte il sospetto che in passato si sia tentato in tutti i modi a Roma di nascondere la polvere sotto il tappeto.

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